sabato 20 settembre 2014

Un sofista al bar

Mi piace andare al bar. A qualsiasi ora. In qualsiasi posto. Quasi sempre per il caffè. Non parlo granché, al bar. Un "buongiorno" cortese a chi sta al banco; in tono più amichevole se in quel bar sono entrato già molte altre volte. Mi piace leggere il giornale, al bar; e ascoltare quello che dice la gente; anche mentre leggo, distrattamente o meno, le notizie sportive. Oggi ero in un bar, a Bologna. Accanto a me, in terrazza, c'era un tavolo con due signore sulla cinquantina, un uomo e un ragazzo. Si parlava (in realtà parlava solo il ragazzo) di scuola e di prof. Nel tempo che mi è servito per fumare una sigaretta, il ragazzo ha detto diverse cose. Che i prof di storia in realtà non insegnano la storia ma fanno politica, perché la storia è il racconto di ciò che è successo, mica altro. Che se uno dice che il fascismo ha fatto anche qualcosa di buono non vuol dire che sia fascista. Che i prof si limitano a sapere la propria materia (neanche bene, a volte: ma ha aggiunto che, come in tutte le cose, c'è chi è meglio e chi è peggio!). Che bisognerebbe che i prof sostenessero ogni anno un esame che certifichi le loro competenze. Che dovrebbero fare di tanto in tanto dei test psicologici. Tutto questo mentre il "pubblico" al suo tavolo (probabilmente madre, padre e zia) taceva. Siccome i tavoli erano tutti pieni e io ero da solo, due attempate vecchiette mi hanno chiesto se potevano accomodarsi al mio. E si sono accese una sigaretta. La mia non era ancora finita, ma sono andato via, tra l'arrabbiato e lo sconfortato. E le attempate vecchiette erano decisamente simpatiche. 

lunedì 28 luglio 2014

Il "caso" Robinho


Mentre scrivo, sulla home page della Gazzetta dello Sport appare questa finestra. Apro l'articolo, ingenuamente. Il cappello dice: Il club di Istambul interessato al brasiliano. Dal Brasile ribattono: 'Il Fla chiude in settimana'. Se andrà via, Galliani si tufferà sul mercato per rinforzare la squadraA parte l'immagine di Galliani che si "tuffa" nel mercato, il tutto mi sembra... come dire? Esagerato? Due squadre che se le suonano a colpi d'assegno per garantirsi le prestazioni di Robinho! Decido di dare uno sguardo nel web, alla ricerca di qualcosa di più realistico: Robinho è una "zavorra tecnica ed economica" (da 3 milioni all'anno) di cui il Milan cerca di liberarsi - in vano- da un paio d'anni. Poi trovo un link a calcionews24.it, e finalmente prendo soddisfazione.



venerdì 25 luglio 2014

Trevi (PG) - Cantina del Bartoccio

Cara Diane, 

mercoledì ero in provincia di Perugia, a Trevi, un piccolo borgo abbarbicato su un colle, lungo la E45. Sotto un sole cocente, ci siamo fermati a mangiare (a pranzo) in un posticino davvero grazioso, nella piazzetta del centro storico del paese. Il locale dispone di una verandina coperta, con una mezza dozzina di tavolini. All'interno soltanto la cucina a vista e la cassa. Eravamo in quattro e volevamo fare uno spuntino. Abbiamo ordinato due taglieri di affettati e formaggio, un piatto di bruschette (4 pz) e una "Panzanella", ovvero un'insalata a base di cipolla, cetriolini, pomodori, lattuga e carote, con un fondo di pane raffermo tostato. I salumi erano deliziosi, i migliori che abbia assaggiato durante il soggiorno in Umbria, nonostante la tappa (obbligata) a Norcia, patria conclamata di certe prelibatezze. Delicata e leggera anche la Panzanella, una variante più ricca della meridionale "Aquasale". Appetitose le bruschette, una al pomodoro e balsamico, una all'aglio, condite con olio extravergine locale di ottima fattura (il che vuol dire, come puoi immaginare, che non ci siamo sottratti alla "scarpetta"). Il servizio è stato lento, quasi snervante: se n'è occupata una ragazza che probabilmente era al suo primo giono. Ma il conto (e la qualità delle pietanze) hanno condonato qualsiasi negligenza: 33 euro complessivi, nei quali devi farci stare una bottiglia di naturale e due birre medie.